La piccola penisola di Porto Palermo,chiamata così dai soldati italiani stanziati in Albania durante la seconda guerra mondiale,è un luogo estremamente suggestivo,che merita una tappa sia per il bellissimo mare da cui è circondata che per la roccaforte che sormonta la penisola.
Edificata nel XIX secolo da Alì Pasha di Tepelene ( politico e governatore di numerosi territori europei dell'impero ottomano) in onore della moglie,fu utilizzata durante l'era comunista come base per nascondere i sottomarini sovietici.La fortezza ha la forma di un triangolo equilatero con torri pentagonali ad ogni estremità ed uno in centro.
Ali Pasha (citato anche nel Conte di Montecristo) per nascondere il suo tesoro,finiti i lavori,fece uccidere tutti gli operai e i due architetti,affinchè non rivelassero informazioni sulla planimetria della fortezza.
I sotterranei,l'originaria polveriera ed i depositi furono trasformati da re Zog in prigioni per i dissidenti,poi divenne prigione italiana ed infine,sotto Enver Hoxha,campo di lavoro e zona militare.
Incastonata nella roccia si trova la piccola chiesa di Vasiliqi,moglie ortodossa di Ali Paha.
La leggenda narra che proprio Ali,per far spazio alla sua fortezza,rase al suolo la piccola chiesa ( detta anche di San Nicola ) ,per poi farla ricostruire in soli due giorni all'ingresso della penisola.
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